10/11/10

Recensione del LadyGaGaItalia del Monster Ball Tour – Torino (9/11)

Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, verso le 15 quando io e la mia compagna di avventure Laura siamo arrivati nei pressi del PalaOlimpico. Abbiamo subito capito chi potesse partecipare al concerto, visti i vari travestimenti e trucchi. In coda abbiamo incontrato tanta gente nuova, tra cui Marianna (che frequenta il nostro GaGaVip), Mattia, Clotilde, Simona, Giulia e Sara. In seguito mi hanno raggiunto i miei cari amici Emanuele e Alice (che mi hanno aggiornato su cosa stesse succedendo nel backstage, essendo seduti nella zona adiacente). Naturalmente le nostre foto e di alcuni tra i travestimenti più belli li potete trovare nella nostra Gallery.

Ai cancelli è mancata un po’ di organizzazione, infatti ci sono stati dei problemi per quanto riguarda spintoni e cose varie.

Una volta entrati, io e Laura ci siamo posizionati vicino alla passerella, eravamo a metà di questa più o meno in sesta fila. Ci troviamo davanti Lady Starlight, mezza ubriaca con una bottiglia di Jack Daniel’s che faceva da Dj set (le canzoni che ha messo sono presenti QUI, postate direttamente da lei).

Si alza il sipario e si presentano i Semi Precious Weapons. Che dire, grandiosi. Hanno saputo caricare la folla senza rendersi troppo noiosi (come mi è già capitato di sentire di band di supporto). Il cantante ha un gran talento e i gli altri componenti non sono da meno. Mi ha colpito l’outfit che lo faceva sembrare una prostituta! Il cantante ha parlato del loro rapporto con GaGa, lei infatti li ha scelti perché sono di NYC e perché si conoscono dal 2006 e hanno a volte anche collaborato in passato. Dopo l’uscita di scena del gruppo, c’è stata una mezzora di pausa nella quale hanno messo canzoni di Michael Jackson.

Il sipario nero si tira su, rimane solo quello bianco sul quale vengono proiettate le immagini. Adrenalina a mille. Una figura con un vestito viola si staglia su di essa: entra Lady GaGa… IL DELIRIO (sia per me che per gli altri attorno a me). Io personalmente tremavo dall’emozione (son fatto così!). La prima canzone è stata Dance In The Dark, la mia preferita, infatti qualche lacrima mi è scappata. Vedere lei che scende da una scala, in una scenografia che riprende una città deserta e fatiscente, non è da tutti i giorni! A seguire Glitter And Grease (un inedito), Just Dance, Beautiful Dirty Rich e The Fame, nel quale GaGa ha incitato la folla a balla e muoversi con gesti strani.

Subito dopo cambia la scenografia, entra un pullmino grigio e GaGa si presenta vestita con un cappello tipico delle suore clarisse e il vestito in lattex bianco e i canonici cerotti sui capezzoli. Lovegame, favolosa. Subito dopo giunge l’ora di Boys Boys Boys, dedicata ai suoi “Piccoli Mostri” gay, e assieme a Money Honey passa in un lampo, con balli e il pubblico in delirio.

Subito dopo GaGa si posta alla fine della passerella, vestita col suo lungo abito nero lucido, se lo toglie e rimane in due pezzi di pelle borchiato. Vedere i suoi tatuaggi (quello di Born This Way e le rose disegnate dalla famosa attuatrice Kat Von Dee, fantastici) è stato quasi un modo per sapere che era veramente lei, per darmi una prova tangibile di non essere in un sogno!

Prima di Telephone alcuni le lanciano le bandiere italiane (tra le quali la nostra!). Poi arriva la famosa hit e la folla si scatena, anche se l’esibizione è stata un po’ in pre-rec.

Arriva il momento delle ballate, GaGa all’improvviso sparisce e riappare con addosso una delle bandiere e seduta al pianoforte. E’ incredibile come seduta a un pianoforte riesca a dare il meglio di sé. Ha cantato Speechless (qui ho pianto come un bimbo) e You And I. Ha sfruttato l’assenza dei ballerini per parlare un po’ col pubblico, e raccontarci la storia di suo nonno Giuseppe Germanotta che è mancato da poco. Ha parlato di lui dicendoci che era un grande uomo italiano, che obbligava tutti ad essere a tavola alla stessa ora e guai a chi toccava cibo prima che fossero tutti presenti! Ci ha anche detto che è orgogliosa di essere di origine italiana (infatti vuole imparare qualcosa in più, visto che è una lingua bellissima) anche perché i suoi nonni sono l’esempio dell’American Dream italiano. Ci ha anche detto che anche se non sa parlare bene italiano lei “can cook italian like a bitch!”.

Scende dal pianoforte, che durante le esibizioni aveva avuto alcuni problemi a prendere fuoco (per ciò si è anche scusata, e si dirige verso il centro della passerella con due ballerini e la suonatrice di arpa. Scendono gli schermi tondi che la coprono e iniziano a fare un effetto glitter al suono dell’arpa: sta indossando il Living Dress.

Una volta indossato uno dei più bei vestiti che abbia mai visto, questo si apre come la coda di un pavone e inizia So Happy I Could Die, mentre la canzone continua lo stupore prende tutti i presenti: GaGa sembra un angelo, luci blu e il palco che si alza fino quasi al soffitto, purtroppo non si è girata verso la mia parte, ci ha dato le spalle tutto il tempo, ma è stato epico.

Si cala il sipario bianco ancora una volta mentre sul palco si lavora per la nuova scenografia, la foresta. Una cosa del genere credo di non averla mai vista, una tetra foresta da film horror in piena regola. Questa è stata la scenografia di Monster, dove GaGa ha fatto il solito teatrino con il sangue finto (che non mi fa impazzire, ma qui è perdonata!). Il backdrops dice “Put your paws up!” e GaGa ovviamente ci incita gridando “Put your paws up, piccoli mostri!”

Continua con Teeth, nel quale dà il meglio di sé localmente. Credo che fossi l’unico della mia zona ad adorare e cantare a squarciagola questa canzone, alla quale hanno dato un grandissimo contributo le sue fantastiche capacità vocali e la bravura del chitarrista.

Dopodiché è il turno di Alejandro, dal sottopalco spunta una fontana di un angelo argentata che perde sangue, grandiosa. Ho comunque visto performance migliori.

GaGa e i suoi amici arrivano finalmente al Monster Ball, e si ritrovano davanti a un mostro enorme (complimenti davvero agli scenografi), qui GaGa canta Paparazzi, un’esibizione un po’ piatta.

Il sipario si chiude, tutti sono increduli che abbia già finito, ma a un certo punto rispunta con un vestito tutto argentato all’interno della famosa orbita di Bad Romance. Grandiosa performance in cui è riuscita a richiamare tutto il pubblico, dopo la piccola perdita di Paparazzi.

Posa finale e inchino segnano la fine di questo spettacolo teatrale/musical, chiamatelo come volete. Promosso a pieni voti, anche solo per la presenza scenica di GaGa e dei bravissimi ballerini e musicisti.

Altri discorsi che ha fatto sono stati sul sesso, infatti ha parlato di “un bacio” che avremmo voluto darle: “Volete un bacio?”. E, ricordo questa frase, “I don’t know how to say FUCK ME in Italian, but I think it’s an International word! *ride*” e qualcuno (A CASO!) tra il pubblico le urla “SCOPAMI!”. Diciamo che anche le figuracce non me le sono fatte mancare!

E’ stato un sogno vederla, vedere il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi capelli, i tatuaggi e anche la sua cellulite! Ho pianto, riso, urlato e mi sono sgolato a sangue, sono stato in pieni 10 ore di fila, ma ne è valsa senza ombra di dubbio la pena.

Se volete un consiglio, compratevi il tour book, è bellissimo!

Matteo


Dal sito ufficiale! Cliccate qui per visualizzare il post originale!!!

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