Una sonda russa in avaria nei prossimi giorni entrerà
in collisione con il nostro pianeta. Si chiama Phobos-Grunt, e la
notizia è stata resa nota da Aleksey Zolotukhin, portavoce del ministero
della Difesa della Federazione russa, secondo cui “a oggi la caduta di
frammenti del veicolo spaziale Phobos-Grunt è attesa per il 15 gennaio.
La data effettiva della caduta potrebbe cambiare in base all'influenza
di fattori esterni”.
Phobos-Grunt, lanciato l’8 novembre scorso, avrebbe
dovuto raggiungere Marte ma un guasto meccanico aveva fatto sì che non
avesse la forza sufficiente per uscire dall’orbita terrestre. Gli
scienziati russi prevedono che la sonda entrando nell’atmosfera
s’incendierà, ma che alcune schegge per un totale di circa 2 quintali
potrebbero arrivare a colpire la superficie. Il punto
in cui Phobos-Grunt entrerà in collisione con la Terra potrà essere
individuato soltanto nei prossimi giorni. L’agenzia spaziale russa per
ora si è limitata a far sapere che la sonda è diretta verso “una zona
compresa tra 51,4 gradi di latitudine nord e 51,4 gradi di latitudine
sud”. E questo significa che nella zona a rischio sono compresi tutti
gli Stati a Sud di Canada e Regno Unito.
Phobos-Grunt
pesa 135 quintali e tra i materiali con cui è stato realizzato c’è
anche una piccola parte di cobalto-157, un componente radioattivo, anche
se secondo gli scienziati di Mosca non esiste alcun pericolo che si
diffondano delle radiazioni. Il 24 settembre scorso il satellite Uars della
Nasa era a sua volta precipitato nell’atmosfera terrestre. Nonostante i
diversi allarmismi diffusi nelle settimane precedenti, nessuno dei suoi
frammenti era giunto intatto sulla superficie. Il 23 ottobre anche il satellite tedesco Rosat è stato fatto rientrare sulla Terra, precipitando nell’Oceano Indiano senza provocare danni.
Articolo da Yahoo!
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09/01/12
23/09/11
22/09/11
Un satellite si sta per schiantare sulla Terra. Cosa c’è da sapere
Che cosa è Uars?
L'Upper Atmosphere Research Satellite è stato lanciato venti anni fa, con lo scopo di raccogliere informazioni sulla salute dello strato di ozono. Dopo 14 anni è stato spento e fatto scendere a un'orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine. Ora si trova tra i 225 e i 205.
Quanto è grande?
Lo hanno paragonato a uno scuolabus, 10,7 metri per 4,6, per un totale di circa 6 tonnellate. Si pensa che il satellite si frammenterà in più di 100 parti al contatto con l'atmosfera terrestre, la maggior parte delle quali brucerà. Solo 26 pezzi di metallo dovrebbero sopravvivere allo scontro. Il più grande, comunque, ha un peso notevole: circa 136 Kg. In tutto, dovrebbero piovere sulla Terra circa 544 Kg di detriti.
L'ora X
Le ultime previsione degli scienziati della Nasa danno una finestra temporale di tre giorni. I pezzi potrebbero precipitare al più presto domani, giovedì 22 settembre, o, al più tardi, sabato 24. Mark Matney, esperto di detriti spaziali del Johnson Space Center di Houston, confida di avere in mano informazioni più precise domani stesso. A quel punto, la finestra potrebbe essere ristretta a qualche ora. La difficoltà dei calcoli dipende anche dal fatto che i detriti viaggiano a una velocità di circa 28mila chilometri orari (o 8 chilometri al secondo).
Strike zone
Ogni continente, tranne l'Antartide, rientra nella zona di possibile impatto, che va dai 57 gradi di latitudine Nord ai 57 gradi Sud, secondo quanto dice l'agenzia Ap. Un'area che a Nord parte da Edmonton (Canada) e Aberdeen (Scozia), mentre a Sud arriva fino Capo Horn, la punta più meridionale del Sud America. E i detriti potrebbero spargersi su un tratto lungo circa 800 Km.
Stima del rischio
Secondo i calcoli della Nasa, le probabilità che uno dei 26 frammenti colpisca un essere umano sono di 1 su 3.200 (per contro, la probabilità di essere coinvolti in un incidente stradale è di 1 a 10mila). Da quando i satelliti vengono rottamati e fatti rientrare sulla Terra, nessuno sarebbe mai stato colpito, né sono stati riportati gravi danni alle proprietà.
Non c'è proprio da preoccuparsi?
No, almeno secondo Jonathan McDowell, ricercatore presso l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge (Massachusetts, una delle zone che potrebbero essere interessate dalla pioggia di detriti): "C'è roba pesante che cade dal cielo quasi ogni anno. Quest'anno, due stadi di razzi russi massicci hanno fatto un bel botto, per esempio".
Cosa fare nella remota probabilità di trovare un frammento del satellite
Non toccarlo e avvisare le autorità. Non perché sia pericoloso - la Nasa dice che non vi alcun elemento chimico tossico - anche se potrebbe essere tagliente. Ma perché è proprietà del governo degli Stati Uniti. Prenderlo per venderlo su eBay, quindi, potrebbe quindi essere una pessima idea, punibile per legge.
La prassi per la fase di rientro
Quando Uars fu lanciato, nel 1991, la Nasa non si preoccupava ancora molto del momento del rientro. Oggi, invece, i satelliti devono essere costruiti in maniera che brucino al contatto con l'atmosfera, o devono essere caricati con abbastanza carburante da dirigersi verso l'oceano o per sostenere un'orbita più alta.
Altri storici, bruschi rientri
La stazione spaziale russa Mir è stata fatta precipitare nell'oceano, con un rientro pilotato, nel 2001. Ma una delle sue parti, Salyut 7, era caduta senza controllo nel 1991. L'ultimo caso è stato quello di un grande satellite della Nasa nel 2002. Il più noto, comunque, è quello dello Skylab, la prima stazione spaziale statunitense, nel luglio del 1979. Fortunatamente, si tuffò nell'Oceano Indiano; altri pezzi caddero in una parte disabitata dell'Australia. Nella gallery trovate i rientri più celebri.
Lo Uars sarà visibile?
Sì, se cadrà di notte: qualcuno che si trova nei pressi potrebbe avere la fortuna di assistere allo spettacolo, preferibilmente non troppo da vicino.
Articolo Yahoo!Notizie
14/09/11
Attenzione, un satellite precipita sulla Terra (e non si sa dove)
Immaginate di essere la Nasa e di voler rottamare un satellite che orbita a 600 km di altitudine. Come fareste? Semplice, spegnete i motori e aspettate che precipiti sulla Terra. Fin qui tutto bene, ma cosa succede se il dispositivo in questione è grande come uno scuolabus e non avete idea di dove andrà a sfracellarsi? È la procedura standard: la Space Agency statunitense ora si trova a dover gestire la caduta fuori controllo di un bestione di quasi 6 tonnellate. Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), e verso la fine di settembre dovrebbe impattare in una località ancora sconosciuta tra il Canada e il Sudamerica.
Stiamo parlando di un dispositivo lungo 11 metri e largo 4,5 che, a contatto con l' atmosfera terrestre, si incendierà sbriciolandosi in migliaia di frammenti. Di questi, circa 26 raggiungeranno la superficie del pianeta sotto forma di una pioggia di detriti del peso totale di circa 500 kg. Nonostante la missione di rientro fosse stata già programmata da tempo, la Nasa si è resa conto solo recentemente di non essere in grado di predire il luogo esatto in cui impatterà l'ammasso di spazzatura spaziale (il più grande potrebbe pesare fino a 150 kg).
Di solito le carcasse dei satelliti vengono fatte precipitare nel bel mezzo dell' Oceano, dove non possono nuocere ad anima viva. In base a questa procedura, infatti, ogni anno la Nasa mette fine senza troppi problemi alla carriera di almeno un dispositivo dalle dimensioni paragonabili a quelle di Uars. Questa volta, però, qualcosa deve essere andato storto con i complessi calcoli di rientro.
"In gioco ci sono troppi fattori che non riusciamo a valutare", spiega a Space.com il maggiore Michael Duncan, capo del comando Usa per la sicurezza spaziale: "La composizione dell'atmosfera varia di giorno in giorno, e non possiamo fare alcuna previsione sulle dinamiche della fase di rientro. Secondo le migliori stime, possiamo dire che Uars cadrà sulla Terra verso la fine di settembre".
Il grande satellite da 750 milioni di dollari era stato messo in orbita nel 1991 per raccogliere dati sullo stato di salute dello strato di ozono che scherma l'atmosfera terrestre dalle radiazioni solari. Poi, dopo 14 anni di onorato servizio, i tecnici della Nasa hanno inviato a Uars tutte le istruzioni per innescare l'irreversibile fase di rientro. Oggi, a 6 anni di distanza dallo spegnimento dei motori, il satellite è sceso a un orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine (l'incendio e la frammentazione dello scafo dovrebbero avvenire intorno a quota 100 km).
Nonostante il luogo dell'impatto di Uars non possa essere definito che con 10mila km di incertezza, la Nasa assicura che il rischio per le persone è molto basso.
La possibilità che qualcuno venga colpito da un frammento satellitare caduto dallo Spazio è 1 su 3.200 (quella di incidente stradale è di 1 su 10mila), ma fino a oggi non si sono mai verificati incidenti di questo genere, perché di solito i dispositivi spaziali impattano in aree disabitate.
Comunque sia, niente allarmismi. La Nasa fornisce periodicamente gli aggiornamenti sulla fase di rientro del satellite. Inoltre, in tutto il mondo si sono allertate schiere di osservatori spaziali fai da te, che esplorano il cielo in cerca di tracce di Uars. Gli appassionati di skywatching assicurano che la caduta di queste piogge di detriti sono uno spettacolo imperdibile. Non ci resta che attendere la fine di settembre e vedere se il dispositivo cadrà sulla terra ferma. Nel caso qualcuno di voi fosse così fortunato da assistere in prima persona all'impatto, ricordatevi di non toccare il satellite e di avvertire le autorità. Alla Nasa non piace che qualcuno sbirci tra i rottami dei suoi gingilli spaziali.
Articolo Yahoo!
Stiamo parlando di un dispositivo lungo 11 metri e largo 4,5 che, a contatto con l' atmosfera terrestre, si incendierà sbriciolandosi in migliaia di frammenti. Di questi, circa 26 raggiungeranno la superficie del pianeta sotto forma di una pioggia di detriti del peso totale di circa 500 kg. Nonostante la missione di rientro fosse stata già programmata da tempo, la Nasa si è resa conto solo recentemente di non essere in grado di predire il luogo esatto in cui impatterà l'ammasso di spazzatura spaziale (il più grande potrebbe pesare fino a 150 kg).
Di solito le carcasse dei satelliti vengono fatte precipitare nel bel mezzo dell' Oceano, dove non possono nuocere ad anima viva. In base a questa procedura, infatti, ogni anno la Nasa mette fine senza troppi problemi alla carriera di almeno un dispositivo dalle dimensioni paragonabili a quelle di Uars. Questa volta, però, qualcosa deve essere andato storto con i complessi calcoli di rientro.
"In gioco ci sono troppi fattori che non riusciamo a valutare", spiega a Space.com il maggiore Michael Duncan, capo del comando Usa per la sicurezza spaziale: "La composizione dell'atmosfera varia di giorno in giorno, e non possiamo fare alcuna previsione sulle dinamiche della fase di rientro. Secondo le migliori stime, possiamo dire che Uars cadrà sulla Terra verso la fine di settembre".
Il grande satellite da 750 milioni di dollari era stato messo in orbita nel 1991 per raccogliere dati sullo stato di salute dello strato di ozono che scherma l'atmosfera terrestre dalle radiazioni solari. Poi, dopo 14 anni di onorato servizio, i tecnici della Nasa hanno inviato a Uars tutte le istruzioni per innescare l'irreversibile fase di rientro. Oggi, a 6 anni di distanza dallo spegnimento dei motori, il satellite è sceso a un orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine (l'incendio e la frammentazione dello scafo dovrebbero avvenire intorno a quota 100 km).
Nonostante il luogo dell'impatto di Uars non possa essere definito che con 10mila km di incertezza, la Nasa assicura che il rischio per le persone è molto basso.
La possibilità che qualcuno venga colpito da un frammento satellitare caduto dallo Spazio è 1 su 3.200 (quella di incidente stradale è di 1 su 10mila), ma fino a oggi non si sono mai verificati incidenti di questo genere, perché di solito i dispositivi spaziali impattano in aree disabitate.
Comunque sia, niente allarmismi. La Nasa fornisce periodicamente gli aggiornamenti sulla fase di rientro del satellite. Inoltre, in tutto il mondo si sono allertate schiere di osservatori spaziali fai da te, che esplorano il cielo in cerca di tracce di Uars. Gli appassionati di skywatching assicurano che la caduta di queste piogge di detriti sono uno spettacolo imperdibile. Non ci resta che attendere la fine di settembre e vedere se il dispositivo cadrà sulla terra ferma. Nel caso qualcuno di voi fosse così fortunato da assistere in prima persona all'impatto, ricordatevi di non toccare il satellite e di avvertire le autorità. Alla Nasa non piace che qualcuno sbirci tra i rottami dei suoi gingilli spaziali.
Articolo Yahoo!
06/11/10
E' finita la settimana!
Finalmente oggi è sabato! Sono appena uscito da scuola,e oggi come tutta la settimana,è filata liscia come l'olio. Inoltre ho 4 belle notizie:
1) Lady Gaga fra 3 giorni verrà a Torino !!!!!
2) Marco è ritornato e rimarrà fino a metà Gennaio!
3) Questa sera alla tenda ci sarà la castagnata =)
4) Al compito di topografia del 19 Ottobre,ho preso 8-!!!!!
WOW! Che stupendo fine settimana! Mi sorprende come mi stia andando tutto bene e liscio come l'olio! Non avevo mai provato una cosa del genere perchè prima c'era sempre qualcosa che non andava,che mi rendeva il fine settimana un incubo! Forse questo fine settimana è diverso perchè è ritornato Marco,sto andando benissimo a scuola e Lady Gaga fra 3 giorni verrà a Torino!!!!!!
Ora stavo ascoltando il telegiornale (TG5) e hanno lanciato un nuovo satellite nello spazio. Un primo lavoro che hanno fatto è quello di calcolare di quanti centimetri si sia abbassata la montagna sul quale sorgeva L'Aquila,dopo il terremoto. E' sprofondata di 28 cm!!!
Comunque tutto,sono proprio contentoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo,e per finire non poteva mancare:
1) Lady Gaga fra 3 giorni verrà a Torino !!!!!
2) Marco è ritornato e rimarrà fino a metà Gennaio!
3) Questa sera alla tenda ci sarà la castagnata =)
4) Al compito di topografia del 19 Ottobre,ho preso 8-!!!!!
WOW! Che stupendo fine settimana! Mi sorprende come mi stia andando tutto bene e liscio come l'olio! Non avevo mai provato una cosa del genere perchè prima c'era sempre qualcosa che non andava,che mi rendeva il fine settimana un incubo! Forse questo fine settimana è diverso perchè è ritornato Marco,sto andando benissimo a scuola e Lady Gaga fra 3 giorni verrà a Torino!!!!!!
Ora stavo ascoltando il telegiornale (TG5) e hanno lanciato un nuovo satellite nello spazio. Un primo lavoro che hanno fatto è quello di calcolare di quanti centimetri si sia abbassata la montagna sul quale sorgeva L'Aquila,dopo il terremoto. E' sprofondata di 28 cm!!!
Comunque tutto,sono proprio contentoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo,e per finire non poteva mancare:
I ♥♥♥ LADY GAGA ♥♥♥
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