17/06/11

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1) Il Sole andrà in 'ibernazione': stop a tempeste e macchie solari

 Il sole va a riposo. Secondo uno studio, la nostra stella va verso un periodo di “ibernazione”: stop alle tempeste solari. Cosa significa per la Terra?

I CICLI SOLARI - La nostra stella è normalmente interessata da cicli di attività che si esprimono con le cosiddette "tempeste solari". Dette anche tempeste geomagnetiche, esse fanno parte della vita di una stella. Ma c'è una cosa che è importante sapere: l'attività del sole si misura non in base all'energia da esso irradiata nello spazio, ma dal numero di macchie solari. Quando sul sole si osservano parecchie di queste macchie, vuol dire che la stella attraversa uno dei periodi di maggior attività e quindi è in grado di lanciare nello spazio il maggior livello di energia.

SOLE IN VACANZA - Tre recenti studi scientifici annunciano che il sole sta per andare in vacanza. "Ibernazione solare", la chiamano. Oppure “sonno solare”. E già si accendono gli allarmismi. In realtà il fatto che i cicli solari subiscano dei periodi di inattività è una cosa normale che avviene di tanto in tanto. Questo verso cui ci stiamo avvicinando, però, è considerato uno dei più lunghi di sempre, paragonabile solo a quel minimo che si registrò tra il 1645 e il 1715. Ai tempi, quel periodo che venne poi definito "Piccola era glaciale" causò una forte estensione dei ghiacciai alpini che arrivarono a includere anche villaggi montani e rese di ghiaccio diversi fiumi.

EFFETTI SUL CLIMA - Dunque un rallentamento dei cicli solari dovrebbe già portare a un abbassamento del riscaldamento globale. Ma non tutti sono d’accordo. Andrew Weaver, dell'Università di Victoria, ha infatti dichiarato che la Terra ha avuto il suo anno più caldo in più di un secolo nel 2010, quando l'attività solare fu praticamente assente. Il "global warming", dice, non dipende nel modo più assoluto dal sole.


2) “Mi sono svegliata nella vita sbagliata”: quando la memoria va in tilt

Era una notte come tante quando la 34enne Naomi Jacobs ha aperto i suoi occhi di soprassalto. Il pigiama inzuppato di sudore. Un morso allo stomaco. Un senso di smarrimento e una infinita serie di domande senza risposta: "Dove sono? Dov'è il mio letto con il copriletto rosa? Perché non c'è mia sorella accanto a me? Perché non sento mamma e papà far colazione al piano di sotto?". Poi l'amara scoperta, davanti allo specchio. Naomi aveva il corpo di una donna di 34 anni, ma nell'animo era una 15 enne. "Vedevo solo una vecchia versione di me -  racconta Naomi alle pagine del quotidiano inglese The Indipendent — mi sentivo 15 enne, ma vedevo il volto di una donna adulta con le rughe d'espressione, le zampe di gallina, le occhiaie".
In preda al panico e completamente in tilt, Naomi ha così iniziato così a vagare freneticamente per la casa. Nulla era per lei familiare, nulla era conosciuto. Nemmeno il ritratto di quel bel bambino dal viso paffutello e la testa piena di riccioli castani: "Chi era? Chi era?". Ma è nella confusione più totale che Noemi ha un momento di chiarezza. Le torna alla mente un numero di telefono. Lo compone, risponde una donna. Noemi pur non riconoscendola tra i singhiozzi afferma: "Non so dove sono, chi sono e cosa mi sta succedendo". Giungono a casa di Noemi sua sorella e l'amica Katie. La rassicurano, le dicono che lo stato in cui si trova è frutto dello stress, del poco riposo, della stanchezza e del troppo lavoro. Le ripetono di non preoccuparsi che al suo bambino, Leo, penseranno loro.
"Ho passato il resto della giornata accovacciata sul divano a piangere", continua Naomi, "sulla confusione e su tutte quelle cose che credevo di aver perso: la scuola, gli amici, le serate al parco e la casa. Ero ancora Naomi, ma certamente non era più nel Kansas".
I medici diagnosticano a Naomi un'amnesia globale transitoria (TGA), una rara disfunzione per cui per un periodo di tempo si perdono le funzioni della memoria. Legata ad eventi traumatici e a un periodo di grande stress, questa amnesia non intacca la memoria semantica ma cancella la memoria emozionale.
"Nel periodo di black out, è stato tutto molto difficile", spiega Naomi, "Il medico mi aveva detto di non sforzare la mia memoria, perché doveva tornare naturalmente. Ma in quel momento ero un'adolescente petulante che voleva sapere: Bush, Facebook, il riciclaggio, internet, lo shopping ... Ero sbalordita dal mondo, ma conoscere la mia storia personale è stato ancora più difficile".
"Rendersi conto che i propri sogni non si erano realizzati, è stato traumatico. Ero una madre single e non era mai stata sposata. Lavoravo 13 ore al giorno e mio figlio Leo era nato in acqua con in sottofondo Alanis Morissette". Presa coscienza della sua attuale vita, e grazie al sostegno e alle rassicurazioni della famiglia e degli amici, la mente di Naomi ha ricominciato a funzionare. "Ho avuto il mio primo flashback tre settimane dopo l'inizio della amnesia e quando ho finalmente accettato i miei ricordi e la mia vita, questi hanno incominciato a riaffiorare".
Quanto alla paura e l'incertezza di quei momenti, Naomi spiega: "Mi sento una privilegiata, Ho visto il mondo con occhi diversi, occhi di 15 anni. L'amnesia globale transitoria mi ha aiutato a rivalutare le mie priorità e a guardare la mia vita con occhi diversi. Se non altro, una finestra sul nostro futuro è il campanello d'allarme tutti abbiamo bisogno".


3) Ecco l'aereo che batte le ali

Lo scorso 2 agosto Todd Reichert, un ingegnere aeronautico canadese, ha volato per la prima volta nella storia con un ornitottero, un velivolo a propulsione umana ipotizzato già nel 1485 da...

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