E' il profilo che emerge da un dossier inedito
pubblicato dall'istituto federale di investigazione, secondo cui il
fondatore di Apple aveva «troppi scheletri nell'armadio».
Sarebbe meno edificante della biografia ufficiale e autorizzata, il profilo di Steve Jobs che emerge da un dossier di 191 appena pubblicato dal sito dell'Fbi sul
fondatore di Apple. Le indagini iniziarono nel 1985, quando Jobs fu
preso di mira da un ricattatore che minacciò di farlo saltare in aria se
non gli avesse versato un milione di dollari. Ma l'investigazione durò
anche nel periodo successivo alla risoluzione del caso e prosegue anche
quando il nome del manager emerse tra quelli dei candidati all’US
President’s Export Council dell’allora amministrazione di George Bush
padre. Jobs avrebbe dovuto ricoprire un incarico prestigioso che però
non glivenne mai accordato.
Dopo aver intervistato 15 persone del suo
entourage infatti (amici ed impiegati) l’Fbi ritenne forse che aveva troppi «scheletri nell’armadio». Tra le verità scomode anche il suo uso di droghe
illegali tra gli anni '60 e '70 («non sappiamo se ne fa ancora uso»,
dichiara un’anonima gola profonda ai federali) e la sua presunta disonestà.
Dubbi anche sulla paternità di certe creazioni del genio di Apple. «Diversi agenti misero in dubbio l’integrità di Jobs», si legge nelle carte, «un uomo pronto a distorcere la verità
e piegare la realtà per raggiungere i propri obiettivi». Infangata
anche l'integrità morale di Jobs nella vita privata: alcuni testimoni
commentarono che «in passato egli non ha mantenuto la madre della figlia
avuta da una relazione extraconiugale» e neppure «la bambina» (Lisa,
nata nel 1978 e cresciuta povera e con gli assegni statali, quando Jobs
si rifiutò di riconoscerne la paternità). Un ex «amico» sostiene che «il suo carattere morale è discutibile» e che «egli possiede integrità solo quando gli conviene».
Il sito Gawker, uno dei primi a visionare i file, si dice sconcertato.
Ma il successore di Jobs non ci sta e parla di complotto:
«Ho letto molti fascicoli relativi ad indagini Fbi», scrive John Cook,
«ma è raro trovare informazioni offensive come queste». È ironico che ad
infangarlo siano proprio le persone da lui stesso messe a disposizione
dei federali: «la prova», afferma Cook, «che non conosceva bene i suoi
amici». Secondo il sito Business Insider.com l’Fbi non ha mai digerito
l’atteggiamento spocchioso di Jobs che avrebbe
rifiutato i numerosi inviti del Bureau of investigations a farsi
intervistare. «Sono troppo preso, non posso perdere un’ora del mio tempo
seduto a parlare con voi», sarebbe stata la scusa ricorrente di Jobs.
Articolo da Yahoo!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Blog che seguo
-
-
-1 MDNA Tour Roma12 anni fa
-
-
-
Insegnare al cane il comando GIRA13 anni fa
-
-
-
-
-
-
-
-
Aggiornamenti del 201212 anni fa
-
The garden 12 mesi fa
-
-
-
-
-
-
-
Quattordici anni per Iole blog2 anni fa
-
-
-
-
-
-
-
-
Come migliorare il tuo blog14 anni fa
-
Jupiter with horrible seeing12 anni fa
-
-
Vacanze Estive! 01-10 Agosto.13 anni fa
-
0 commenti:
Posta un commento
Commenti